venerdì 19 giugno 2015

Quando cala il buio

Titolo: Quando cala il buio
Autore: Massimiliano Bellezza
Pagine: 106
Prezzo: € 9.90 cartaceo - € 1.99 ebook
Trama: Salem, Oregon settentrionale. Alle inquietanti sparizioni di bambini e adolescenti segue la scoperta di una vera e propria casa degli orrori, all’interno della quale si trovano i corpi delle piccole vittime.
Altrove, un uomo si sta preparando a lasciare il suo appartamento. Si fa chiamare Ray Smith. Le sue mani sono sporche di sangue e una donna dai lunghi capelli neri è riversa sul pavimento. Allo specchio, il volto dell’assassino è deturpato: sulla sua pelle, l’uomo reca i segni di qualcosa che accadde quando era soltanto un bambino, e che l’ha cambiato per sempre.
Una settimana dopo, cinque ragazzi sono immobili dinanzi al cancello di una scuola abbandonata. Sono cinque, giovani e forti. Ne rimarrà solo uno.
A metà strada tra Stephen King e Donato Carrisi, la prosa di Massimiliano Bellezza è un coltello pronto a fendere il sonno dei lettori e a trascinarli con sé in un vortice di puro terrore. Perché Ray Smith non è il nome di un personaggio. Ray Smith è il nome del vostro prossimo incubo.

Scarabocchio: Quando il destino chiama, io ci casco.
"Quando cala il buio" mi era stato mandato dall'autore molto tempo fa e già al suo tempo, non mi era piaciuto. Adesso me lo ritrovo tra le mani perchè collaboro con la Butterfly Edizioni e ho deciso di affrontarlo nuovamente per vedere se con il tempo, la storia avrebbe acquistato un significato diverso ai miei occhi.

La storia vuole essere spaventosa, da far "perdere il sonno" a chi la sta leggendo.
Ci troviamo dei personaggi che mi ricordano molto Tom e Jerry (si, il gatto ed il topolino di Hanna e Barbera) che si rincorrono ma tutto in versione splatter. Non che la cosa mi turbi, anzi, però l'ho trovato di una banalità incredibile.

Lui è un Assassino intelligente e freddo, loro sono un branco di ragazzini sciocchi che entrano in una scuola abbandonata che casualmente è dove Lui si trova.
Inizia così la caccia del Gatto, che prima di ucciderli vuole giocare con i Topolini.
Nelle poche pagine in cui ci addentriamo in questa corsa, possiamo notare che i ragazzi si comportano in maniera classica. Anche se possono fuggire, chissà perchè ma non lo fanno e temporeggiano. Sciocco, non trovate? Non lo dico perchè è un libro eh, lo penso ogni volta che incappo in queste cose. 

Oggi, come mesi fa, trovo il libro passabile si ma.... con poco spessore. 
Indubbiamente può piacere ma non mi ha lasciato nulla, se non una smorfia per il finale. 

Dal canto mio, non mi verrebbe mai da consigliarvelo ma se vi è stato regalato/prestato/comprato, provateci

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“Ciò che è stato scritto senza passione verrà letto senza piacere”
(Samuel Johnson)

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