venerdì 19 febbraio 2016

La vita segreta e la strana morte della signorina Milne - ANTEPRIMA

Titolo: La vita segreta e la strana morte della signorina Milne
Autore: Andrew Nicoll
Pagine: 352
Prezzo: € 16.50 cartaceo - € 9.90 ebook
Uscita: 25 Febbraio
Trama: Nulla è come sembra a Broughty Ferry, tranquillo paesino sulla costa scozzese. Jean Milne, ad esempio, è una matura zitella che vive sola in una lussuosa villa di ventitré stanze (quasi tutte chiuse) ed è, per i suoi concittadini, un modello di rispettabilità. Eppure, quando viene trovata brutalmente assassinata nella sua abitazione con i piedi legati e il cranio fracassato, l’immagine pubblica, che così a lungo ha resistito, comincia a incrinarsi. Chi può avere ucciso in maniera tanto feroce una signora così riservata? E perché, di colpo, conoscenti e testimoni diventano elusivi e reticenti? E chi è l’uomo che, su carta violetta, le ha scritto, alla vigilia dell’assassinio, una lettera a dir poco personale? La notizia del crimine si diffonde rapidamente per tutta la Gran Bretagna, suscitando nei lettori delle gazzette una curiosità così morbosa che la polizia si sente subito sotto pressione: bisogna trovare un colpevole e bisogna trovarlo in fretta, anche a costo di qualche procedura non proprio scrupolosa. A indagare, con i più moderni ritrovati della scienza investigativa (siamo nel 1912), viene chiamato da Glasgow l’ispettore Trench, un esperto per i casi più difficili, affiancato dall'attento sergente Frazer, agente della polizia locale. Man mano che i due scavano nella vita della signorina Milne, i segreti della sua esistenza vengono a galla. E alla fine sarà uno shock per tutti. Basato su una storia vera, e ricostruito grazie a una meticolosa ricerca negli archivi della polizia e nei giornali dell’epoca, questo caso viene riaperto con sapiente talento narrativo e tocchi di britannico humour. 

Scarabocchio: Sono ancora indecisa se dirvi che è un bel libro o meno. 
L'ho letto a piccole dosi, un pò per prendermi il tempo adeguato per assimilare le cose ed un pò perchè la narrazione è così lenta che mi distraevo ogni due righe. 

Andrew Nicoll passa la maggior parte del tempo a raccontare di come si sono svolte le indagini per trovare l'assassino della signorina Milne ma essendo ambientato in un'epoca "vecchia", il tutto si svolge nella maniera più tranquilla e pacata che si possa immaginare. Solo verso metà libro, incominciamo ad uscire dalla monotonia, con lo scontro, sempre pacato, dei due investigatori che seguono il caso. 
L'Investigatore Trench, che vorrebbe solo trovare il vero colpevole anche a costo di metterci anni ed il Comandante Sempill, che per la sua carriera è disposto a mettere alla forca un innocente. In un tira e molla tra indizi e testimoni oculari, Nicoll ci porta verso una fine inconcludente, con però un epilogo sorprendente. 


«No! Non mi rifilerà questo mucchio di letame! Ho un uomo e una reputazione. Il mio nome ha fatto il giro dell’Impero grazie a questo caso. Crede forse di riuscire a rovinarmi e tenermi qui in questa dannata Broughty Ferry per il resto dei miei giorni? Ho cose molto più importanti di cui occuparmi. La informo che...»
«Bermuda» disse il signor Mackintosh, pacato. «Lo sanno tutti. Tutti a Dundee, comunque. Chiunque sia qualcuno. Tutti lo sappiamo. Tutti sappiamo quanto si è dato da fare per comparire sui giornali. Tutti sappiamo che ha fatto trapelare informazioni, dando a intendere di essere un investigatore tenace a caccia del suo uomo per tutto il globo. Sempill, tutto quello che ha fatto è stato di buttare nel cesso Dio sa quanto denaro dei contribuenti, provando al di là di ogni possibile dubbio che quello che ha pizzicato è l’uomo sbagliato, e il suo unico indiziato è innocente come un neonato. Ma non si preoccupi, da me potrà aspettarsi referenze entusiastiche. Può anche scriversele da solo, io le firmerò. Qualsiasi cosa. Purché la allontani da questa città.»
Il procuratore si rivolse al signor Trench. «Mi aspetto che metta ordine in questa faccenda» disse. «Lei non è senza colpe.»
«No, Trench. Non lo è affatto» la voce del signor Sempill si era adesso impennata in uno squittio. «È stato lui. Lui mi ha detto che era un forestiero.»


Ho passato 352 pagine a chiedermi il senso di tutto. 
Mi sono chiesta chi fosse sta signorina Milne, mi sono chiesta per quale motivo l'assassino l'avesse parzialmente coperta con un telo, mi sono chiesta perchè il Comandante Sempill fosse così attaccato alla colpevolezza di Warner anche quando tutte le prove lo scagionavano.... mille domande e più di duecento pagine che dicevano tutto e niente. 
Quando ormai ero prossima al collasso, è rispuntato il sergente Fraser e nei capitoli finali, ecco la luce in fondo al tunnel. 
I dettagli sono finalmente andati al loro posto, il colpevole è stato mascherato. Gli ultimi attimi abbiamo capito tutto e per un momento, mi sono chiesta se durante tutte le pagine precedenti, mi sia persa qualche passaggio che mi avrebbe svelato con anticipo tutto. 
Comunque sia, alla fine il libro si è ripreso ma non abbastanza per farmelo realmente piacere. Diciamo che si piazza nella sufficienza ma solo in modo tirato...

Nessun commento:

Posta un commento

“Ciò che è stato scritto senza passione verrà letto senza piacere”
(Samuel Johnson)

buzzoole code