mercoledì 18 maggio 2016

Acquanera

Titolo: Acquanera
Autore: Valentina D'Urbano
Pagine: 357
Prezzo: € 10 cartaceo - € 6.99 ebook
Trama: È un mattino di pioggia gelida, che cade di traverso e taglia la faccia, quello in cui Fortuna torna a casa. Sono passati dieci anni dall'ultima volta, ma Roccachiara è rimasto uguale a un tempo: un paesino abbarbicato alle montagne e a precipizio su un lago, le cui acque sembrano inghiottire la luce del sole. Fortuna pensava di essere riuscita a scappare, di aver finalmente lasciato il passato alle spalle, spezzato i legami con ciò che resta della sua famiglia per rinascere a nuova vita, lontano. Ma nessun segreto può resistere all'erosione dell'acqua nera del lago. A richiamarla a Roccachiara è un ritrovamento, nel profondo del bosco, che potrebbe spiegare l'improvvisa scomparsa della sua migliore amica, Luce. O forse, a costringerla a quel ritorno è la forza invisibile che ha sempre unito la sua famiglia: tre generazioni di donne tenaci e coraggiose, ognuna a suo modo. E forse, questa volta, è giunta l'ora che Fortuna dipani i segreti nascosti nella storia della sua famiglia. Forse è ora che capisca qual è la natura di quella forza invisibile, per riuscire a darle un nome. Sperando che si chiami amore.

Scarabocchio: Fortuna, dopo dieci anni di assenza, torna a Roccachiara. 
Il paesello sembra non esser mai cambiato ma lei si ed ora, dopo tutto quel tempo è giunto il momento di svelare i segreti. 
Un corpo è riaffiorato dal nulla e potrebbe essere quello della sua amica Luce ma non è solo questo che la spinge a ripresentarsi nella casa in cui è cresciuta. C'è anche il legame difficile con sua madre, Onda. 

Questo è il primo libro di Valentina che leggo e molto probabilmente, anche l'ultimo. 
Il racconto narra la vita di tre donne. Tre generazioni che si devono destreggiare a vivere in un paese che non le vuole perchè considerate Streghe, anime del Demonio. Elsa, Onda e Fortuna sono legate da una sorte difficile e ognuna di loro arranca come meglio può. 

Elsa percepisce in anticipo le tragedie ma sa anche usare le erbe per guarire. Il bene ed il male in un unico corpo. Il suo dono le porterà una discreta sfortuna ma alla fine, non le provoca particolari disagi...
Onda invece vede i morti e ci parla. Anzi, se proprio vogliamo esser sinceri, il suo "mestiere" consiste proprio in quello. Lei, usa il suo dopo in questo modo anche se Elsa si era opposta fino allo sfinimento...
Fortuna invece, sembra una bambina assolutamente normale. 

Il racconto inizia dal presente, quanto ritrovano il corpo ma presto torniamo alla giovinezza di Elsa e da lì, incomincia tutto. 
Chi sono le tre donne? Cosa grava sulle loro spalle? Chi è Luce? Quali segreti si nascondono a Roccachiara? 
Valentina D'Urbano ci racconta una storia pesante e triste. Ci racconta di un luogo fatto di persone dall'animo spesso cattivo, ci descrive l'ignoranza di chi accusa ciò che non comprende, ci fa vivere le difficoltà della vergogna e della derisione attraverso gli occhi delle vittime. 
Di primo acchito, il libro è bello. 
La storia è veloce, scivola addosso come l'acqua ed incuriosisce. Macini pagine chiedendoti il senso di tutto, sperando che Onda subisca ciò che merita ma arrivati alla fine... ecco l'insoddisfazione. 
Le cose sembrano incastrarsi alla perfezione, ogni dubbio sembra svanito ma qualcosa non fila. Qualcosa stride piano piano e mi lascia l'amaro in bocca. Le motivazioni di tutti sembrano forzate, sembrano messe lì solo per dare un senso senza però aver dato al lettore la possibilità di esser riconosciute durante la lettura. 
Tralasciando le simpatie/antipatie generali, che hanno comunque influito sulla lettura, direi che dal mio punto di vista, il finale viene quasi banalizzato. 
Ancora troppe domande a cui in realtà, non ci sono state risposte.


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